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Punta Pisgana

by Tre.Ski.Bike on

Siamo al Passo del Tonale di buon’ora e le intenzioni sono di fare un giro attorno alla Punta Pisgana.

Con gli impianti saliamo fino dove è possibile poi dove una breve salita sci in spalla iniziamo la discesa su una neve infame dura come ghiaccio e grumi duri come sassi. Quando la traccia si divide iniziamo a salire e proseguiamo sbagliando la salita al Corno di Bedole; siamo andati oltre seguendo un gruppo di scialpinisti che poi erano diretti altrove.

Dopo lunga traccia prendiamo a dx e con un lungo semicerchio e un’altrettanta salita, su brutta neve, arriviamo al Passo della Tredicesima. Qua finalmente inizia la discesa sul Pisgana. Prima su neve fantastica poi neve via via trasformata ma comunque sempre ottima sciata fino al piano. Quindi camminata e si raggiunge la partenza dell’ovovia che ci riporta al passo.

Gita che è risultata faticosa sopratutto in discesa verso il rifugio Mandrone su nevaccia. Poi caldo per tutta la salita su neve poco scorrevole. Tuttavia la lunga discesa ci ripaga dalla faticosa salita.

Monte Pagano

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Gita effettuata da Giovanni Rovedatti.

SALITA: dal tornante a quota 1240 m circa, sulla strada principale per il Passo del Mortirolo, imboccare la vecchia strada del Mortirolo. Essa sale passando dai bei maggenghi di Prato del Lares 1302 m e Bergamaschi a ricongiungersi con la principale a quota 1600 m circa. Seguire per brevissimo tratto quest’ultima strada; prima di passare il ponticello di quota 1633 m, svoltare a destra e salire i bei prati di Cantia. Superare una brevissima fascia di bosco e salire i successivi prati fino alle baite di Marina 1844 m (non nominate ne quotate su CNS). Salire ora per un bosco di larici mediamente fitto e piuttosto ripido (direzione E), seguendo grosso modo lo spartiacque con la Valle di Grom. Verso la quota 2076 m, si lasciano gli ultimi larici e, proseguendo sempre sulla medesima dorsale si arriva su quella proveniente dal Pian di Locher. (Attenzione ad un ultimo, breve ma ripido tratto, da superare proprio per raggiungere questa dorsale). Ora deviare in direzione NE e per la poco inclinata dorsale salire all’amplissima vetta del Monte Pagano, comodamente sci ai piedi.

DISCESA: per il medesimo itinerario.

Monte Sossino

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Gita effettuata da Giovanni Rovedatti.

SALITA:
Dal Ponte del Ferro (1040 m circa) salire per una larga mulattiera, poi per radure e tracce di passaggio, (tenendosi SEMPRE alla destra del torrente), a raggiungere la bella radura di Onder 1405 m. Raggiunta la casa di quota 1438 m, si sale il soprastante dosso di rado bosco per sbucare, al limite dello stesso, alle Malghe di Varicla 1606 m. Deviare ora nettamente verso NE e con traverso su ripido terreno si arriva al baitello di quota 1677 m. Da esso, in direzione pressapoco WNW, si sale per l’ampia (ma ripida) pala delMonte Sossino, indirizzandosi alla sella fra la vetta di quest’ultimo e la quota 2265 m. Dalla sella salire per la cresta ENE del Monte Sossino, tenendone il suo fianco meridionale. Si giunge così ad affacciarsi sul ripidissimo versante S del Monte Sossino. Ora per la brevissima cresta E si raggiunge la croce di vetta, sci ai piedi.

DISCESA:
Per il medesimo itinerario.