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Engadina – Disgrazia

Corna di Mara

by Tre.Ski.Bike on

Visto che la neve non c’è, oggi gita di trekking verso il Corna di Mara, appena sopra la città di Sondrio.

Partenza dall’Alpe Mara. I tracciati non sono impegnativi e si cammina perlopiù lungo pendii pratosi. Potrebbe essere anche un bel percorso da fare con gli sci ai piedi, se ci fosse neve.

Il panorama merita: ottima vista sia sulle cime del gruppo del Bernina che sull’intera Valle. Non è sempre facile trovare una giornata perfettamente limpida ma, quando capita, si riesce a spaziare fin verso il Monte Rosa.

Atmosfera un po’ troppo da primo autunno ma non si può pretendere troppo.

Col d’Anzana

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Partenza da Campascio (CH) dove si dirama la strada per Cavaione. Alla partenza c’è un parcheggio libero dove si lascia l’auto.

Si sale su asfalto fino a poco dopo Cavaione dove, a un tornante a qt 1500 mt, parte una bella strada sterrata. Si passa per Remita, Anzana Bassa, Pescia Bassa, Pescia Alta fino a 2055mt dove termina la carreggiabile.

Poi su ripido sentiero a tratti ciclabile si arriva al punto più alto: il Col d’Anzana (2224 mt).

In discesa poco sotto si tiene la sx seguendo le indicazioni per Lughina – Romaione – Tirano.

P.S.: esiste anche un servizio trasporto bici fino a Cavaione per chi non ha intenzione di salire lungo l’asfalto.

Passo di Trela

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Partiti sotto un cielo che non prometteva nulla di buono, invece, a parte alcune gocce di passaggio, abbiamo concluso il giro del Passo di Trela in buone condizioni.

Bellissimo percorso ciclabile al 100/100 con dei pezzi duri verso il Passo Trela causa fondo “paltoso”. Poi dopo aver attraversato alcuni nevai residui una entusiasmante discesa. Tuttavia abbiamo voluto seguire il fiume su un ipotetico sentiero che ci ha costretto a guadare lo stesso più volte.

Piz Cancian / Pizzo Cancano

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Gita effettuata da: Giovanni Rovedatti.

SALITA: da Cavaione (località Bastian m 1480 circa), si percorre la stradina che si addentra in Val dal Saent. Con lungo percorso, si raggiunge Pescia Bassa 1820 m e di seguito il Rifugio Anzana 2047 m. Qui, in direzione SSE, si continua per dolcissimi pendii fino al Plan da l’Anzana; giunti a quota 2200 m circa, deviare verso SW percorrendo ancora dei pendii con scarsa inclinazione. Giunti a quota 2320 m circa, la valle è sbarrata da una brevissimo (ma ripido) pendio. Superarlo ove le condizioni lo suggeriscono, raggiungendo la tranquilla conca superiore. Ora in direzione S andare alla cresta di confine con l’Italia, svoltare a sinistra e raggiungere l’arrotondata cima sci ai piedi.

DISCESA: per il medesimo itinerario.

Dosso Resaccio

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Gita effettuata da Giovanni Rovedatti.

Passare attraverso Tee di Pila 2000 m circa, Le Piazze 2456 m, sella quota 2646 m. Scendere sul dosso appena a N di Lago Nero fino alla quota 2268 m (un poco a S della Bocchetta Trelina 2283 m). Ora salire lo splendido vallone dominato a meridione dal Dosso Resaccio. Passando nei pressi della quota 2551 m si punta alla evidente depressione posta a W della vetta del Dosso Resaccio. Prima di raggiungere la cresta spartiacque, una inaspettata vallecola permette di raggiungere (direzione E) sci ai piedi il Dosso Resaccio 2719 m.

Cima Riacci

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Gita alla Cima Riacci effettuata da Giovanni Rovedatti.

SALITA: da Monte 1619 m, seguire fedelmente la stradetta che conduce a Campello 1876 m. Sempre con la medesima stradina salire poi a Campacciolo 2104 m. Poi proseguire sul fondo di Val Campaccio (direzione WSW) fino al Lago Campaccio 2301 m. Proseguire in direzione W fino a quota 2400 m circa. Deviare ora verso S transitando nei pressi delle quote 2603 m e 2661 m a raggiungere i resti del ghiacciaio, posto nella conca a settentrione del Pizzo Coppetto. Verso i 2800 m circa, piegare nuovamente verso W, puntando al colle di quota 2943 m. Esso viene raggiunto, superando negli ultimi cento metri di dislivello, pendii a circa 40°, con un brevissimo tratto a circa 45° (attenzione!). Solamente con ottime condizioni di neve può essere possibile salirlo sci ai piedi. Dal colle si percorre ora la cresta meridionale della Cima Riacci 3009 m, tenendosi al caso un poco sul suo versante orientale. Gli ultimi cinquanta metri circa di cresta sono affilati, vanno quindi percorsi a piedi. Si raggiunge così il minuscolo ometto di vetta.

DISCESA: per il medesimo percorso.

Lago Colina

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Giro molto bello con panorama stupendo soprattutto se la giornata è limpida. Salita per lo più su strada asfaltata/incementata, fino al Lago Colina. Discesa in parte su lungo un veloce sterrato con fondo stabile e in parte su single track. Partendo da Castione il dislivello è impegnativo.

In alternativa si può partire da Ligari.