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Alpi Lepontine Orientali

Monte Duria

by Tre.Ski.Bike on

Uscita al Monte Duria, vicino a casa in una giornata spettacolo.

Si parte da Bodeno passando prima dall’osteria del Calvo che si trova a Peglio a pagare il pass (1 euro).

Dalla vetta un grande panorama in tutte le direzioni con una buona visibilità.

Lungo la via altri escursionisti tra cui Valentino di Chiavenna.

Lungo il percorso ancora mandrie di pecore e capre al pascolo.

Piz D’Arbeola

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L’idea era salire al Piz d’Arbeola e scendere a Pian S.Giacomo. Idea abortita a qt 2200 ca.

Dopo aver seguito la pista di fondo fino all’indicazione per il pass di Passit decido di salire fino a qt 1800 per poi prendere a sx la via verso il passo. Arrivato a quel punto e scorgendo un’ottima neve ho tirato dritto con l’idea di arrivare a qt 2200 poi tagliare verso il passo perdendo un 150 mt ma subito un vento teso (ancora…) e sopratutto grossi sastrugi alternati a placche liscie dure mi fanno cambiare idea.

Torno sui miei passi per non perdermi i 300 mt di ottima neve lungo il tratto di salita.

Nel bosco una ravanata con sprofondamenti improvvisi fino alle piste di fondo.

Rifugio Giovo

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Giro molto bello con panorama stupendo soprattutto se la giornata è limpida.
E’ meglio avere a disposizione almeno due macchine, di cui una da lasciare a Dongo per poi poter andare a recuperare l’altra auto lasciata in quota. In alternativa è possibile prendere la corriera di linea che parte da Dongo alle ore 09:05 e arriva fino a Garzeno.
Presenza di neve lungo il percorso, specie nelle parti che restano all’ombra durante la giornata.

Piz Pian Grand

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Gita effettuata da Giovanni Rovedatti.

SALITA: dalle case di Spina (piccolo parcheggio sotto gli alberi), attraversare l’ampio prato e superare la Moesa per mezzo dell’evidente ponte. Salire tra le case di Scot per reperire la mulattie04ra (1327m) che porta alle baite di Pignela Sot seguendola verso NW in leggera salita superando alcuni ruscelli. Poco sopra le baite di Cif vi è una baita isolata, da qui due possibilità:
a – attraversare la radura in salita verso SW, superare l’impluvio del ruscello ed innalzarsi per il fitto bosco fino alla quota 1604m (solo su CNS 1:25mila), indi proseguire nella medesima direzione, superare un secondo canalone più pronunciato e, uscendo dal bosco arrivare all’alpe I Cebi (1720m).
b – rimanere sulla mulattiera e proseguire oltre il ponte 1390m fino alle baite di Pignela Sura (1472m), da qui seguire faticosamente il sentiero estivo in direzione SW, che mantenendosi al limitare del bosco porta all’alpe I Cebi (1720m).

Dall’alpe innalzarsi per il ripido pendio di larici verso W e da quota 2000m spostarsi progressivamente verso destra (NNW) puntando all’evidente Bocca de Rogna (2400m). Abbassarsi sul versante Val Calanca di una decina di metri ed effettuare un traverso in direzione SSW per immettersi nella valletta finale. Percorrerla con giro in senso orario e percorrere in sci o a piedi gli ultimi metri fino alla cima (stazione anemometrica).

DISCESA: per il medesimo itinerario. con buone condizioni è possibile scendere direttamente a Cif per il ripido bosco.

Giro molto bello fino a Montemezzo e Trezzone. Il panorama è stupendo soprattutto se la giornata è limpida.

Salita fino a Montalto su asfalto.

Da Montalto fino alla chiesa di Gera Lario praticamente single track a tratti stretto.

Da mettere in conto 15 minuti di bici a spinta per risalire dalla Valle di S. Vincenzo. Per il resto gran bella discesa fino a Sorico.